Teatro

Emma Dante e la sua rilettura de ‘La Scortecata’

Salvatore D'Onofrio e Carmine Maringola
Salvatore D'Onofrio e Carmine Maringola © MLAntonelli

Al Teatro India di Roma, dal 30 ottobre all’11 novembre la regista palermitana porta l’opera di Giambattista Basile: vecchiaia e desiderio i due temi che richiamano la volontà di eterna giovinezza e il sacrificio d’amore

Dal 30 ottobre all’11 novembre torna nella capitale la regista Emma Dante con un testo settecentesco riletto in chiave che poco spazio lascia all’immaginazione per quanto diretto e tagliente. La Scortecata di Giambattista Basile sarà in scena al Teatro India, un mondo fiabesco dove l’orrore dell’isolamento e della vecchiaia riportano all’esigenza di un tempo dove l’apparire sembra l’unica strada per avere un contatto umano.

L’ossessione di una nuova pelle per non morire di solitudine

Due sorelle tormentate dall’amore di un Re, tanto da scorticarsi la pelle per far uscire quella nuova, giovane e pura. Questo è il filo conduttore della fiaba napoletana scritta nella prima metà del seicento da Giambattista Basile. In un tiro alla fune tra i lazzi della commedia dell’arte e i dialoghi shakespeariani, Emma Dante trova spunto per rivisitare La Scortecata senza però rinunciare al napoletano nutrito e musicale che rende le opere magiche e inimitabili. 

In questa rivisitazione, dove in scena nel ruolo delle sorelle troviamo due uomini, Salvatore D'Onofrio Carmine Maringola, Emma Dante non rinuncia alla verità scenica, utilizzando un linguaggio a tratti spietato e facendo coprire agli attori anche i personaggi fiabeschi del Re e della fata. Una scena scarna, simbolo del dolore e del disagio, offre spazio alla chimera di una vita felice e terreno fertile per un tragico epilogo.


Per conoscere tutte le date della tournée vai alla Scheda dello spettacolo.

Leggi qui la recensione dello spettacolo.